Corso di laurea magistrale in Psicologia del lavoro e dell'organizzazione

I comportamenti violenti in ambienti di lavoro

Violence in Workplace

Anno accademico 2019/2020

Sommario insegnamento

• Obiettivi formativi
• Risultati dell'apprendimento attesi
• Modalità di insegnamento
• Modalità di verifica dell'apprendimento
• Programma
• Testi consigliati e bibliografia
• Strumenti didattici

Obiettivi formativi

Il corso ha l’obiettivo di presentare i rischi psicosociali, le loro conseguenze e le modalità di prevenzione ed intervento negli ambienti di lavoro.
Il corso è finalizzato a far conoscere agli studenti i fattori lavorativi che regolano le risposte individuali a fronte di determinate condizioni lavorative. In particolare, verrà presentato il concetto di benessere e malessere nei luoghi di lavoro, evidenziando come queste variabili siano in grado di influenzare il rendimento lavorativo: ad esempio un contesto lavorativo socialmente caratterizzato dall’ostilità può avere conseguenze psicologiche, fisiche e sociali negative, come stress, esaurimento o depressione.

The aim of the course is to present psychosocial risks, their consequences and methods of prevention and intervention in the workplace.
The course aims to make students aware of the working factors that govern individual responses to certain working conditions. In particular, the concept of well-being and malaise in the workplace will be presented, highlighting how these variables can influence work performance: For example, a socially hostile work environment can have negative psychological, physical and social consequences, such as stress, exhaustion or depression.

Risultati dell'apprendimento attesi

Il corso permetterà agli studenti di conoscere:

1. l’evoluzione del concetto di vessazione sui luoghi di lavoro;
2. l’evoluzione delle conoscenze sul fenomeno dei comportamenti molesti e violenti anche alla luce dell’introduzione della normativa sul reato delle molestie assillanti;
3. i fattori di rischio individuali, organizzativi, strutturali e contestuali;
4. gli strumenti per la diagnosi e la valutazione del rischio;
5. il trattamento delle vittime e del molestatore.

Permetterà inoltre l’utilizzo di strumenti di analisi del contesto entro il quale si sviluppa la relazione vittima-molestatore; conoscere le risorse attivabili e presenti sul territorio  e il loro possibile contributo sulla base del caso trattato.

Metterà gli studenti nella condizione di saper dimostrare:

1. di svolgere un’analisi critica, avvalendosi di strumenti adeguati, dei processi sottostanti il comportamento molesto e violento, individuando gli attori (vittima, vittima secondaria, molestatore, spettatore), il loro ruolo nell’ostacolare/favorire la perpetrazione di tale comportamento, le motivazioni che hanno dato il via alla campagna di comportamenti molesti;
2. di essere in grado, sulla base della relazione tra vittima e molestatore, di rispondere alle richieste della vittima attivando sia le risorse individuali e relazionali che quelle presenti sul territorio (es. forze dell’ordine);
3. di essere in grado di progettare/valutare un intervento formativo volto alla prevenzione dei comportamenti violenti e molesti sui luoghi di lavoro.

The course  is aimed to introduce students to:

1. the evolutionof the conceptof harassmentin the workplace;
2. the evolution of knowledge on the phenomenon of violent and harassing behavior in the light of the introduction of legislation on the crime of harassment nagging;
3. the individual risk factors, organizational, structural and contextual;
4. tools for diagnosis and risk assessment;
5. the treatment of victims and the offender.

Teaching the use of tools for analysis of the context within which it develops the victim-offender relationship, know the resources and can be activated in the area and their possible contribution on the basis of the case.

Students will demonstrate:

1. performed a critical analysis, using appropriate competence, underlying the component of violent and harassing behavior, identifying the actors (victim, secondary victim, offender, viewer), their role in obstructing / facilitate the commission of such behavior, reasons that kicked off the campaign of harassing behavior;
2. to be able, based on the relationship between victim and offender, to meet the demands of the victim activating both individual and relational resources that those in the area (eg the police);
3. to be able to design / evaluate a training intervention aimed at the prevention of violent and harassing behavior in the workplace.

Modalità di insegnamento

Lezioni frontali.

Lectures.

Modalità di verifica dell'apprendimento

L’accertamento della preparazione dello studente avverrà in forma orale.

Oral exam to evaluate the achievement of the educational goals.

Programma

Il corso è finalizzato alla presentazione dei rischi psicosociali e delle sue conseguenze, ovvero il fenomeno dei comportamenti molesti e violenti che possono avere diverse forme e realizzarsi nei diversi contesti. Una prima parte introduttiva è dedicata all’evoluzione delle forme di vessazione e alla definizione di comportamento violento sui luoghi di lavoro. Successivamente vengono analizzati i fenomeni legati alle molestie e alle molestie sessuali sia quando esse rappresentano un unico evento sia quando assumono la forma della persecuzione (mobbing, stalking occupazionale).

The course aims to present the psychosocial risks and its consequences, such as the phenomenon of harassment and violent behaviors.  A first part is devoted to the evolution of forms of harassment and the definition of violent behaviour in the workplace. Then, harassment and sexual harassment, bullying and occupational stalking are analysed.

I seguenti capitoli:
- Argentero F., Setti I., Acquadro Maran D. (2016) (Cap. 9, pp. 241-283) “I rischi psicosociali”, Raffaello Cortina, Milano.
- Acquadro Maran D. Ieraci V. (2015). Mobbing: caratteristiche del fenomeno e analisi dei casi. In Negri S. 'Mobbing'. Libreria Universitaria.

E uno dei seguenti libri a scelta:
- Magnavita N. (2009) “Lavoro umano. Il benessere nei luoghi di lavoro” EDUCatt, Milano.
- Acquadro Maran D. (2012) "Il fenomeno stalking" Utet, Torino
- Caiozzo P., Vaccani R. (2010) "le cause organizzative del mobbing" Angeli, Milano

Foreign students can have their exam conducted in English.
Foreign students having difficulties in the comprehension of the Italian language, can refer to one og the following handbooks:
- Griffi, R.W. & O’Leary-Kelly (2004), The Dark Side of Organizational Behavior. Wiley & Sons.
- Meloy J.R. (Ed.) (2001), The Psychology of Stalking. Elsevier.

• Materiale didattico
• Bacheca appelli
• Vai a Moodle
• Visita i forum